…e quest’anno La Chascona collabora anche alla realizzazione della rassegna di teatro comico, Ridere d’Agosto…ma anche prima, un appuntamento ormai più che consolidato nelle serate estive di Genova.

Organizzata da Teatro Garage, la manifestazione nasce nel 1991 – questa è la 33esima edizione – da un’idea di Lorenzo Costa, fondatore e direttore artistico del Teatro Garage, con l’intento di portare in scena diverse forme di comicità dal vivo, dal cabaret al teatro più tradizionale. Nel corso delle varie edizioni la rassegna ha visto grandi nomi della comicità italiana, come Luciana Litizzetto, Claudio Bisio, Lella Costa, Maurizio Lastrico, Lillo &Greg, Ale & Franz, Maurizio Micheli, i Gemelli Ruggeri, Paolo Hendel, Daniele Luttazzi, Jacopo Fo, per proseguire con Mario Zucca, Dario Vergassola, Tullio Solenghi, Mauro Pirovano, Ugo Dighero, Maurizio Crozza, Paolo Rossi, Francesca Reggiani, Zuzzurro e Gaspare, il trio Aldo Giovanni e Giacomo, Marina Massironi, Luca e Paolo, Antonio Cornacchione, Anna Maria Barbera e ancora Paolo Villaggio, Franca Valeri, Anna Mazzamauro, Jurij Ferrini, Debora Caprioglio, Drusilla Foer…e tanti, tantissimi altri.

Per La Chascona è un vero onore poter partecipare a questa 33esima edizione di Ridere d’Agosto…ma anche prima con i seguenti spettacoli accuratamente selezionati:

Dopodiché stasera mi butto

GENERAZIONE DISAGIO E PROXIMA RES 

di e con Enrico Pittaluga, Graziano Sirressi, Andrea Panigat, Luca Mammoli,

regista e co-autore Riccardo Pippa co-autore Alessandro Bruni Ocana 

consulenza scene e costumi Margherita Baldoni 

luci Max Klein 

disegni Duccio Mantellassi 

produzione e organizzazione Proxima Res 

Debutto ufficiale: 26/12/14 al Teatro Elfo Puccini di Milano. 

Si ringraziano: Adele Pellegata per la voce fuori campo, Carlo Basset per la canzone di chiusura e ZAM Milano

Quattro personaggi conducono il pubblico a giocare una folle partita a uno strano e innovativo gioco dell’oca, che ha come obiettivo la casella finale del suicidio. Un conduttore coinvolge gli spettatori per fare avanzare tre pedine umane sul tabellone: un dottorando, un precario e uno stagista attraverseranno imprevisti, prove collettive e prove individuali con un ritmo comico serrato e pezzi di improvvisazione basati su input che vengono dal pubblico. Vincerà chi riesce ad accumulare più sfighe e perciò più “disagio”. Nell’arco dei 70 minuti di spettacolo si affrontano temi quali l’amore, la paura del futuro, il lavoro, la sessualità, la politica, la solitudine e l’indeterminatezza. 

Uno spettacolo di cinica auto-analisi collettiva che non fa sconti a nessuno: irriverente, comico e profondo, che ci costringe a fare i conti con il mondo che abbiamo costruito e la vita che vorremmo. Il linguaggio alterna in un ritmo serrato citazioni colte, riferimenti pop e provocazioni trash. “…Lo sappiamo che la vita è dura, che c’è crisi, che c’è lo spread. E allora? Dopodiché? Cosa vogliamo fare? Un nuovo partito che entra in parlamento? La decrescita felice? Vogliamo fare la rivoluzione e prendere manganellate? Oppure morire per difendere un albero? NO! E allora cosa ci rimane? Il suicidio? Si! Ma per ridere! Gioca anche tu a Dopodiché: riversa i tuoi problemi su un personaggio del gioco e portalo al suicidio. I tuoi problemi moriranno con lui. Dopodiché: l’emozione di vincere, perdendo la vita! …”

Spettacolo vincitore del concorso nazionale ROMA PLAYFESTIVAL 1.0 2015 

Spettacolo vincitore del BANDO TEATRO OFF ARTIFICIO 2015 

Spettacolo vincitore del BANDO “LE CITTA’ VISIBILI”, III edizione, RIMINI 2015 

Record di incassi e presenze di pubblico al TORINO FRINGE FESTIVAL 2014 

Spettacolo vincitore del concorso GIOVANI REALTA’ DEL TEATRO 2013

Menzione speciale della giuria al premio SCINTILLE 2013 di Asti teatro 35 

Menzione speciale della giuria al premio nazionale INTRANSITO 2013 

LA LEGGENDA DEL PALLAVOLISTA VOLANTE

Compagnia Teatri d’Imbarco 

Con Andrea Zorzi e Beatrice Visibelli 

Testo Nicola Zavagli, Andrea Zorzi 

Movimenti coreografici Giulia Staccioli 

Regia Nicola Zavagli

consulenza scene e costumi Margherita Baldoni 

luci Max Klein 

disegni Duccio Mantellassi 

produzione e organizzazione Proxima Res 

Debutto ufficiale: 26/12/14 al Teatro Elfo Puccini di Milano. 

Si ringraziano: Adele Pellegata per la voce fuori campo, Carlo Basset per la canzone di chiusura e ZAM Milano

La leggenda del pallavolista volante è uno spettacolo in cui lo sport incontra il teatro e si fa metafora della vita: Andrea Zorzi detto “Zorro” – il pallavolista due volte campione del mondo e tre volte campione europeo con l’indimenticabile Nazionale di Julio Velasco – sale per la prima volta sul palcoscenico e, grazie alla penna e alla regia di Nicola Zavagli, ci racconta la sua grande avventura. Attorno a lui, la verve esplosiva dell’attrice Beatrice Visibelli disegna un paesaggio narrativo carico di ironica allegria, dando vita alla moltitudine di personaggi che hanno accompagnato la vita e la carriera di questo autentico mito dello sport italiano. Un pallone sgualcito diventa il volante che il padre impugnava durante i molti chilometri percorsi nella sua vita d’autista. Le panche dello spogliatoio, dove ci si confrontava, si discuteva e si finiva spesso per litigare, si tramutano nel letto dove un adolescente febbricitante cresceva troppo e sognava di trovare una ragazza. Lo spazio del palco si trasforma in un campo da pallavolo, per rivivere le azioni mozzafiato scolpite nella memoria di tutti, le vittorie leggendarie e le sconfitte ancora brucianti. Ed ecco dipanarsi un affresco teatrale dove la vicenda personale s’intreccia alla storia e al costume, dove la luminosa carriera di uno sportivo viaggia attraverso la cronaca e la storia di un Paese: dalla campagna veneta degli anni settanta ai nostri giorni, dai racconti di un’adolescenza complessata, alla formazione di uno sportivo e poi di un campione. Con questo spettacolo la Compagnia Teatri d’Imbarco, conferma il suo impegno sul fronte del teatro popolare di ricerca: un teatro che, grazie a un’indagine drammaturgica sempre in divenire e a un dialogo sempre aperto con il suo pubblico, sia capace di coniugare memoria storica e poesia, riflessione civile ed emozione, pensiero e gioco scenico. In questo caso, il teatro porta in scena lo sport e lo sport porta in scena la vita, con un crescendo di momenti a tratti ironici ed esilaranti, a tratti malinconici o persino drammatici. Attraverso la biografia di un campione che ha segnato la nostra storia sportiva, riscopriamo con leggerezza la filosofia e il potenziale umano dello sport, al di là degli imperativi tecnici, economici e mediatici, con l’idea che nella vita, come nella pallavolo, senza una squadra non si possa arrivare da nessuna parte.

I Marziani

Compagnia Teatri d’Imbarco

di Alberto Severi

con Beatrice Visibelli 

e Marco Natalucci

scene e luci Fabio De Pasquale

fondale    Massimiliano Padelli 

costumi Cristian Garbo

musiche Vladimiro D’Agostino

aiuto regia Giulia Attucci

organizzazione Cristian Palmi

regia Nicola Zavagli

Siamo nel ’63 a Firenze in un condominio di periferia dove ancora si sentono “cantare le cicale”. Alvaro e Mara, una coppia di mezza età-lui controllore di autobus, lei casalinga-lui comunista sfegatata, lei devotissima alla Chiesa-snodano la loro tragicomica vicenda sullo sfondo dei grandi avvenimenti del tempo, ragionando e sragionando di Togliatti e della morte di Papa Giovanni. La regia e l’interpretazione amplificano il lato grottesco della storia e dei personaggi inserendoli in una coloratissima scena disegnata con gusto fumettistico, tavoli e sedie formato mignon, e il tempo scandito dai grandi successi musicali degli anni ’60. Così mentre scorrono “Il cuore è uno zingaro” e “Datemi un martello”, Alvaro e Mara-con il loro toscanaccio che non sempre censura il turpiloquio-ci raccontano la loro vita mediocre e le loro storie senza nemmeno uno straccio di lieto fine, facendoci ridere di cuore ma lasciandoci in bocca un retrogusto amaro dovuto forse al nostro riconoscersi in loro. Un omaggio ridente e poetico dell’autore Alberto Severi e della compagnia alla tradizione del teatro vernacolare fiorentino.

I MARZIANI AL MARE

Compagnia Teatri d’Imbarco

di Alberto Severi 

Con Beatrice Visibelli e Marco Natalucci 

Regia Nicola Zavagli

Le smanie della villeggiatura di una coppia di lungo corso, Mara e Alvaro, alle prese con una vacanza da sogno. 

Siamo nell’estate del ’73 e tutto il nuovo viene da quella Londra dove vive la figlia. Irrompono Pink Floyd e David Bowie. C’è voglia di vivere un’ultima stagione di felicità, nell’iperrealismo di un paesaggio di sabbia. In scena due magnifici interpreti, Beatrice Visibelli e Marco Natalucci, pronti a disegnare due personaggi sempre in bilico tra maschera comica e verità umana, risate e tenerezza.

A distanza di un decennio dal debutto de “I Marziani” nato in coproduzione col festival di Radicondoli da un’idea di Nico Garrone, Alberto Severi, autore, Nicola Zavagli, regista, Beatrice Visibelli (Mara) e Marco Natalucci (Alvaro), vanno a vedere che ne è stato, negli anni ’70, della sgomentevole coppia di coniugi fiorentini. E trovano, anche stavolta, risate e lacrime, tenerezza e crudeltà. 

Oggi come allora la regia e l’interpretazione amplificano il lato grottesco e tragicomico dei loro caratteri e delle loro vicende.